Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te!
Diario di santa Faustina, n. 47.
Attraverso questa immagine concederò molte grazie, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa
Diario di santa Faustina, n. 570.
Nell’intero culto della Divina Misericordia secondo Sopoćko “l’immagine prende il primo posto”. Essa è infatti la prima delle forme del culto sia sul un piano cronologico che su un piano di rilevanza. Si può infatti considerare “un vero riassunto visivo e una rappresentazione dell’intero culto”(Witko). L’Immagine a cui faremo riferimento è forse l’immagine meno nota ma è quella originale, l’unica che fu dipinta sotto la supervisione diretta e continuata della Santa polacca che diede indicazioni anche molto minuziose al pittore. Ciò fa comprendere come i dettagli in questa immagine non sono superflui o marginali ma necessari e ognuno ha un suo particolare significato. Si tratta dell’immagine dipinta da Kazimiroski all’inizio del 1934. Tutte le altre immagini sono successive. Quella più nota, di Hyla, fu dipinta dopo la morte della santa e la prima copia risale al 1942. Ciò ovviamente non toglie nulla alla legittima devozione di un fedele verso un’altra rappresentazione di Gesù Cristo Misericordioso, ma ad onore di verità e su un piano puramente storico bisogna affermare che solo questa è l’originale. È semplicemente la prima e tale rimarrà. Ma oltre a questo essa l’unica a cui si riferiscono direttamente le promesse di Gesù a S. Faustina e per mezzo suo a tutti noi. Circa l’importanza di questa immagine nel Diario si legge “mi ordini di dipingere la tua santa immagine… hai eretto qui il trono della tua misericordia… erompe dal cuore degli uomini l’onore a la gloria per quest’immagine” (Diario, 1). Si noti che qui l’immagine è chiamata col titolo di “trono della Misericordia”. In un altro passo si trovano queste parole: “mi farò conoscere dalle superiore attraverso le grazie che concedere attraverso quest’immagine” (Diario, 51). Se è vero che è forse meno “appariscente” è quella che certamente rappresenta in modo più realistico il Salvatore. Se tornassimo al tempo di Gesù tutti noi cercheremmo qualcuno che assomigli maggiormente all’immagine di Kazimiroski rispetto a quella di Hyla. Una cosa davvero impressionante è il fatto che questa risulta perfettamente sovrapponibile all’ Immagine della Sacra Sindone come si puo vedere sopra. Ma al di là della bellezza esteriore e del maggior o minor realismo, la sua importanza è legata primariamente alla grazia che il Signore concede attraverso di essa: un giorno Santa Faustina era triste perché l’immagine che era stata dipinta dal pittore Kazimirosky non era bella come la visione che lei stessa ebbe di Gesù e quasi sfogandosi col Signore disse: «“chi può dipingerti bello come sei?” all’improvviso udii queste parole “non nella bellezza dei colori né del pennello sta la grandezza di questa immagine ma nella Mia grazia”» (Diario 313). Importanza riconosciuta anche da papa S. Giovanni Paolo II che nella sua visita in Lituania nel 1993 il 5 settembre chiamò l’immagine originale “la Sacra Immagine”. Oggi sempre più si sta ritornando all’originale grazie anche ad una maggiore informazione dovuta all’impegno da parti di teologi, vescovi e laici che stanno diffondendo e propagando la prima Immagine.
Ecco che quindi vedremo:
- La storia della sacra immagine
- La Sacra Immagine in generale
- La Sacra immagine in particolare