La Festa della Divina Misericordia

“Il mio cuore gioisce per questa Festa”

Gesù a santa Faustina. Diario 998.

Le apparizioni

Vi sono ben 23 apparizioni di Faustina riguardanti questa festa. Da ciò si può dedurre l’importanza di questa Festa che è legata anche ad alcune promesse che Gesù stesso ha fatto. La prima apparizione riguardante tale festa la troviamo subito dopo e connessa all’apparizione di Plock del 22 febbraio del 1931 ecco le parole del Salvatore: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia (Diario 49). Richiesta che poi verrà ulteriormente confermata: “Desidero che la prima domenica dopo pasqua sia la Festa della Misericordia” (Diario 299). La grandezza e l’importanza di questa festa si evince anche dall’apparizione ricevuta la Domenica in Albis del 28 aprile del 1935 in cui per la prima volta fu esposta pubblicamente l’immagine di Gesù Misericordioso: “Tutto a un tratto vidi il Signore Gesù con lo stesso aspetto che ha nell’immagine. Il Signore diede la benedizione ed i raggi si diffusero su tutto il mondo. All’improvviso vidi un bagliore inaccessibile, a forma di un’abitazione di cristallo intessuta con onde di luce..per accedere al quel bagliore c’erano 3 porte e in quel momento Gesù,con lo stesso aspetto che ha nell’immagine, entrò in quel bagliore attraverso la seconda porta fino all’interno dell’Unità. Questa è l’Unità trina…Udii una voce “questa festa è uscita dalle viscere della mia misericordia ed è confermata nell’abisso delle mie grazie. Ogni anima che crede ed ha fiducia nella Mia Misericordia, la otterrà” (Diario 420). È una festa, dirà il Signore, che deve essere ”riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori” (Diario 699). Nel 1937 Gesù chiama la festa della Misericordia “l’ultima tavola di salvezza” (Diario 965) data all’umanità affinché non perisca.

Promesse

Le promesse riguardano la remissione totale delle colpe e delle pene e la donazione di altre innumerevoli grazie. Le troviamo nel Diario in 3 passaggi:

  • “In quel giorno chi si accosterà alla sorgente della Misericordia conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” (Diario 300).
  • In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia. l’anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine” (Diario 699).
  • Desidero concedere la remissione totale alle anime che si accostano alla confessione ed alla Santa comunione nel giorno della Festa della Mia misericordia” (Diario 1109)

Richieste

Per il giorno della festa Gesù fa delle richieste a Santa Faustina e indirettamente a ciascuno di noi:

  1. Preparazione tramite la novena alla Divina Misericordia: Nel dicembre del 36 Faustina riceve questo impegno di recitare una novena che sarebbe iniziata il Venerdì Santo dicendole “durante questa novena elargirò alle anime grazia di ogni genere” (Diario 796). Impegno confermato anche il Venerdì Santo del 1937 (Diario 1059).
  2. Il culto pubblico della Sacra Immagine: con l’esposizione, la pubblica venerazione (Diario 88) e la solenne benedizione dell’Immagine (Diario 49; 341; 742).
  3. L’impegno di intercedere in quel giorno per le anime bisognose: “nella festa della Misericordia attraverserai il mondo intero e condurrai le anime avvilite alla sorgente della mia misericordia io le guarirò e fortificherò” (Diario 206).
  4. Una richiesta particolare per i sacerdoti affinché in quel giorno parlino della Divina Misericordia: “chiedi al mio servo fedele che in quel giorno parli al mondo intero di questa grande Misericordia” (Diario 300); “i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della mia grande e insondabile Misericordia” (Diario 570).

Il significato della festa

Il significato di questa festa è connesso con il mistero pasquale. “Il mistero della redenzione è inseparabilmente legato al mistero dell’amore misericordioso” ( Santa faustina e la divina misericordia Don Andrzej Witko); per questa ragione la Festa della Divina Misericordia è adeguatamente pensata come il coronamento dell’Ottava Pasquale. Ora la redenzione, come ha notato padre Sopoćko, si riversa sulla Chiesa tramite i sacramenti del battesimo e della penitenza. Il sacramento del battesimo è espresso dal fatto che nella Domenica in Albis ossia “bianca” i neo-battezzati si recavano in chiesa indossando la veste bianca ricevuta la veglia pasquale a ricordo e rinnovamento della purezza battesimale. La grazia della totale remissione delle colpe e delle pene è infatti un secondo e un nuovo battesimo.

Questo rinnovamento è conferito dalla Confessione la cui istituzione viene letta proprio nel vangelo della Domenica in Albis che a sua volta è rappresentato dall’Immagine di Gesù misericordioso.

La storia dell’istituzione della Festa

Fin da principio colui che si mosse per l’approvazione della festa fu il Beato Sopoćko che pero si imbatté subito in grandi difficoltà. La prima era dovuta al fatto che non vi era l’usanza di istituire una solennità per un solo attributo di Dio. Perché la Misericordia e non piuttosto la sapienza o la giustizia o l’onnipotenza? Interessante è rilevare che già S. Tommaso d’Aquino scrisse che la Misericordia è il più grande attributo di Dio (Summa II-II, q 30, a 4). Altri si opposero per la scelta della II domenica di Pasqua poiché questo giorno non avrebbe potuto ammettere altre celebrazioni. Altri vedevano questo culto come una ripetizione di quello del Sacro Cuore. Altri ancora vedevano in questa culto una forma di nazionalismo polacco dovuti anche ai colori dei raggi presenti nell’Immagine.

Tuttavia secondo Sopoćko questa festa fu istituita già da Pio IX con un decreto dell’8 maggio 1855 “aggiungendo al contempo l’indulgenza plenaria. Inoltre tale festa veniva celebrata già da qualche secolo come solennità patronale nella chiesa della Divina Misericordia a Cracovia”. Lo troviamo anche nel Diario quando Faustina dice a Gesù che questa festa esiste già Egli risponde “chi mai né è informato tra la gente? Nessuno e perfino coloro che debbono proclamare..spesso non lo sanno. Per questo desidero che quest’immagine venga solennemente benedetta la prima domenica dopo Pasqua e che riceva culto pubblico in modo che tutti possano esserne informati (Diario 341).

Lo stesso Sopoćko, sulla richiesta di Faustina di voler andare dal santo Padre, le rispose che non era opportuno e che bisognava invece “preparare in anticipo il terreno”. Egli stesso si adoperò a tal fine con la pubblicazione del libro Milosierdzie Boze nel 1936 e con articoli come “l’idea della Misericordia divina nella liturgia” (nella rivista liturgica Mysterium Christi). Nel Luglio del 1937 Sopoćko presenta la richiesta d’istituzione della festa durante un congresso mariologico a Vilnius ma l’arcivescovo dissenti poiché questa richiesta era per lui in contrasto con l’ordine di introduzione di nuovi culti della santa sede. Successivamente Sopoćko presentò la richiesta anche al nunzio Francesco Cortesi. Nel frattempo nel 1938 Faustina muore e Sopoćko continuò a lavorare incoraggiato anche dalle ultime lettere della Santa. Subito dopo la morte della santa, il 26 novembre consegnò ai vescovi della conferenza Episcopale polacca un lavoro che esplicitava gli argomenti a favore per l’istituzione di tale festa utilizzando motivazioni strettamente teologiche senza riferimenti alle rivelazioni private di Faustina. Nel 1939 si recò persino a Roma ma senza successo. Nel frattempo la devozione si espandeva sempre più. Furono pubblicate inoltre altre opere riguardanti propriamente la festa come “per la festa del Misericordiosissimo Salvatore” (1947). Per la prima volta il 16 aprile del 1944 fu celebrata solennemente la Festa della Misericordia a Cracovia-Lagiewniki. Nel 1946 i vescovi polacchi presentarono alla santa sede una richiesta di approvazione della Festa e nel 51 l’arcivescvovo Baziak concesse 7 anni di indulgenza plenaria a coloro che nella festa avessero visitato il convento di Lagiewniki. Questa prima fioritura del culto venne però interrotta bruscamente con un decreto del Sant’Uffizio del 19 novembre 1958 in cui si escludeva la possibilità di istituire tale Festa. Poco dopo il 6 marzo del 1959 una notificazione del Sant’Uffizio vietava la divulgazione del culto alla Divina misericordia secondo le rivelazioni di Faustina. Si dovette attendere la revoca del 1978 per far si che si provasse a ristabilire il culto. Dal 1985 la II Domenica di Pasqua fu legata in Cracovia al culto della Divina Misericordia. Nel 1993 i vescovi polacchi rivolsero una richiesta a Giovanni paolo II per l’Istituzione della Festa che ebbe in risposta un decreto del 23 gennaio 1995 nel quale la santa sede concedeva la celebrazione in Polonia. Il coronamento si ebbe nel 2000, con la canonizzazione di Faustina proprio la II Domenica dopo pasqua, il 30 aprile 2000 con l’annuncio del S. Giovanni Paolo II che da quel momento quel giorno sarebbe stato la Domenica della Divina Misericordia (decreto firmato il 5 maggio dalla Congregazione per il Culto divino).

Interessante è rilevare che questa Solennità è l’unica insieme a quella del Sacro Cuore la cui nascita è stata sollecitata da rivelazioni private. La Chiesa ha voluto istituzionalizzare questa festa nella Liturgia universale poiché in realtà ci si è accorti che il messaggio privato ricevuto dalla Santa polacca non fa altro che rimandare al Messaggio essenziale della nostra fede Cristiana ovvero la Misericordia Divina.